Teatroterapia, un’opportunità importante per il benessere emotivo e fisico degli over 50, in grado di favorire una migliore capacità di interazione e anche la memoria.
Maggiore sicurezza e libertà espressiva, ecco i benefici della teatroterapia: una vera e propria valvola di sfogo emotiva utile per liberarsi da inibizioni e blocchi. Un aiuto importante per gli over 50 sempre pronti a mettersi in gioco, affrontando nuove sfide e lasciando spazio a un’interazione più fluida e sincera. Calarsi in un personaggio è il modo migliore per sperimentare nuove emozioni, per fare emergere parti del carattere spesso bloccate o tenute a bada. Ma anche per svincolarsi da tutto ciò che blocca l’emotività personale e che crea ostacoli esistenziali quotidiani.
Teatroterapia, in cosa consiste
La pratica della teatro vanta origini antiche, in concomitanza con la nascita delle prime società e le rappresentazioni rituali. Nei secoli si è trasformata in una forma di espressione educativa, in particolare in Grecia, per poi cambiare forma in concomitanza con gli allestimenti dei festeggiamenti, fino alle rappresentazioni ottocentesche. Queste ultime, in particolare, sono state influenzate dalle opere orientali e dai pedagogisti dell’epoca, per poi trovare forma definitiva nel ruolo centrale dell’attore, con la conseguente nascita della teatroterapia come cura psicologica e arte per migliorare le proprie capacità comunicative, sia verbali che corporee. La forma più attuale fa riferimento ai dettami della psicanalisi, non per produrre diagnosi ma per rafforzare la consapelezza del proprio io.
La teatroterapia combina una parte espressiva e recitativa con una parte ludica e dinamica, così che corpo e mente possano liberarsi dai blocchi del quotidiano che limitano le proprie azioni, permettendo di affrontare le varie forme di disagio personale, sia fisico che emotivo, in modo creativo per esteriorizzarle, visualizzarle, rielaborarle e destrutturarle positivamente. Permette di migliorare anche la connessione tra corpo, mente e voce per esternare ciò che frena e blocca il proprio essere, in funzione di una migliore conoscenza del proprio io ma anche per una più felice interazione con gli altri.