Donne e uomini non sono uguali di fronte alla salute e sebbene ci siano moltissime malattie che colpiscono in egual misura entrambi i sessi, alcune interessano in modo molto più incisivo gli uomini, che proprio per questo dovrebbero prestarvi attenzione.
Per questioni culturali e sociali però spesso gli questi ultimi sono meno inclini a sottoporsi ai controlli di routine e tendono a sottovalutare la gestione della propria salute, sia in fase di prevenzione sia in presenza di seppur piccoli campanelli d’allarme, e questo rende più difficile intraprendere percorsi di cura tempestivi in caso di malattie.
Condizioni mediche più comuni negli uomini
- Malattie cardiache
- Cancro ai polmoni
- Cancro alla prostata
- Diabete
Malattie cardiache
Per quanto riguarda la salute del cuore il genere fa la differenza. Gli uomini infatti, a causa della presenza nell’organismo di ormoni androgeni come il testosterone sono fisiologicamente più inclini a sviluppare pressione alta e una frequenza cardiaca più alta rispetto alle donne.
Di conseguenza sono maggiormente colpiti da patologie cardiovascolari come infarti o ictus.
Nel nostro Paese le malattie di questo tipo rappresentano la prima causa di morte quindi è fondamentale non sottovalutare la situazione, sottoponendosi a controlli medici periodici con frequenza variabile a seconda delle propria storia clinica, tenendo sempre monitorata la pressione sanguigna, portando avanti un’alimentazione sana ricca di frutta e verdura, e svolgendo regolare attività fisica.
Ovviamente le donne non sono immuni dalle malattie cardiovascolari ma per tutta la durata dell’età fertile, grazie agli estrogeni prodotti, l’incidenza è bassa, salvo poi aumentare con la menopausa.
Cancro ai polmoni
Il cancro ai polmoni è il secondo tumore più diagnosticato agli uomini nel nostro Paese.
Secondo un report realizzato da AIOM, Associazione italiana di oncologia medica, AIRTUM, Associazione italiana registri tumori) e Fondazione AIOM e PASSI, nel 2020 le nuove diagnosi sono state circa 41.000 e di queste 28.000 hanno riguardato uomini e 13.000 donne.
Il fumo è la principale causa di insorgenza di questa neoplasia estremamente invasiva e conferma la tendenza per cui nonostante i fumatori siano complessivamente in costante calo da anni, negli uomini si parla ancora di numeri piuttosto alti.
La seconda leva che favorisce l’insorgenza del cancro al seno è l’esposizione a cancerogeni chimici come l’amianto ma siccome nella maggior parte dei casi i colpevoli sono sigarette e tabacco il modo migliore per ridurre i rischi è smettere di fumare. Anche perché purtroppo ad oggi non esistono test diagnostici precoci per individuare la malattia.
Anche il fumo passivo può fare molti danni, per questo se possibile è bene cercare di stare lontano da eventuali fonte di fumo passivo.
Cancro alla prostata
Per questioni anatomiche questa patologie è esclusivamente maschile. Si tratta infatti di un cancro che interessa la ghiandola prostatica, una piccola ghiandola che si trova dietro al pene che è responsabile della produzione di fluidi importanti per il rilascio di sperma e che svolge un ruolo determinante anche nelle erezioni e nel corretto funzionamento della minzione.
Quello alla prostata è il tumore maschile più diffuso e secondo l’AIRC ha rappresentato nel 2022 il 18,5{e5925ab456baa108b177d229079051129a7ceafafa55020a5c1a5c6cf6f9e4e8} di tutti i tumori sviluppati dagli uomini in Italia, con una crescita dell’1,5{e5925ab456baa108b177d229079051129a7ceafafa55020a5c1a5c6cf6f9e4e8} rispetto all’anno precedente.
Fortunatamente la percentuale di sopravvivenza nelle persone in cui il tumore è stato individuato nelle prime fasi supera il 90{e5925ab456baa108b177d229079051129a7ceafafa55020a5c1a5c6cf6f9e4e8} a 5 anni dalla diagnosi. Per questo è fondamentale la diagnosi precoce, da portare avanti sottoponendosi costantemente agli esami di routine e agli screening previsti.
Anche se si tratta di un tumore che può colpire ad ogni età, dopo i 50 anni l’incidenza aumenta progressivamente fino ad arrivare a circa 2 tumori su 3 diagnosticati a uomini con più di 65 anni.
Diabete
Gli uomini hanno quasi il doppio delle probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto alle donne. Si tratta della forma più comune in età adulta ed è caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue, causati da un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina.
Tra i fattori di rischio per l’insorgenza del diabete c’è sicuramente il sovrappeso, che però riguarda uomini e donne in egual misura.
A fare la differenza è la zona del corpo nella quale il grasso viene assimilato.
Gli uomini tendono ad avere una quantità maggiore di grasso viscerale, soprattutto addominale, rispetto alle donne che invece accumulano di più su gambe e fianchi.
Il grasso viscerale a sua volta tende ad essere metabolicamente più attivo di quello sottocutaneo e a produrre ormoni che possono minare la salute complessiva e aumentare nello specifico le probabilità di sviluppare il diabete. Avere una grande quantità di grasso viscerale, infatti, pone a maggiore rischio di andare incontro a sindrome metabolica e diabete di tipo 2.
A rendere gli uomini più inclini a questa patologia sarebbero anche alcune abitudini di vita errate meno solite per le donne come portare avanti un’alimentazione poco equilibrata, abusare di zuccheri, fumare o fare uso di alcolici in quantità elevata.